Oggi sono numerose le soluzioni di prestiti e finanziamenti che sono disponibili per diverse categorie di persone. Tra queste troviamo i prestiti con cessione del quinto INPDAP, i quali sono gestiti dall’attuale INPS, per l’appunto ex INPDAP. Si tratta di formule di finanziamento che sono destinate principalmente ai soggetti lavoratori dipendenti di enti e aziende statali pubbliche.
La cessione del quinto per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni o anche degli enti statali o per i dipendenti ex Inpdap rappresenta una buona occasione. Si tratta infatti di formule di credito al consumo particolarmente vantaggiose, soprattutto rispetto ad altre forme di prestito simili. Vengono definiti prestiti Inpdap anche se in realtà l’Inpdap è stato assorbito nel 2012 dall’INPS, ed è diventato INPS Gestione dipendenti pubblici. La nuova gestione si occupa dell’erogazione di tutte le prestazioni previdenziali sociali e di tipo creditizio.
Cessione del quinto ex Inpdap: una buona soluzione
Per i dipendenti pubblici e statali, così come anche per i dipendenti ex INPDAP, poter usufruire di un finanziamento INPS con cessione del quinto rappresenta sicuramente un notevole vantaggio. Si tratta di una modalità di accesso al credito che prevede un rimborso attraverso una trattenuta sulla busta paga o sull’assegno pensionistico del beneficiario del prestito. Questa trattenuta per legge non può superare per l’appunto un quinto della busta paga o della pensione del beneficiario, ovvero del richiedente.
Grazie alla cessione del quinto, chi ha beneficiato del finanziamento non deve preoccuparsi di ricordare la data di rimborso del prestito stesso. Inoltre, ha la possibilità di richiedere un prestito anche se risulta inserito all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori o dei soggetti protestati. Questo è dovuto al fatto che la concessione dei prestiti con cessione del quinto non implica un controllo preventivo delle banche dati da parte di banche e finanziarie.
Durata e piano di ammortamento
La durata e il piano di ammortamento di un finanziamento INPS rappresentano alcuni tra gli aspetti più importanti da prendere in esame quando si valuta la convenienza di un certo tipo di offerta. Di solito, la durata massima prevista per il piano di ammortamento di un prestito INPS non può superare i 120 mesi. Tuttavia, ci sono anche alcune soluzioni per le quali è possibile concedere questi finanziamenti anche ai pensionati che si trovano in età particolarmente avanzata. In questo caso, la durata massima però non può essere superiore ai 60 mesi.
Un altro aspetto importante da considerare di questi finanziamenti riguarda anche la possibilità di impostare un tasso di interesse fisso. Si tratta di un tasso di interesse che rimane uguale per tutta la durata del piano di ammortamento del prestito che sia inferiore rispetto alla fatidica soglia di antiusura. I tempi di erogazione di questi finanziamenti di solito sono abbastanza veloci e rapidi. Per quanto riguarda le soluzioni più complesse e che richiedono più tempo, di solito occorre attendere per un periodo che non va oltre 2 o 3 settimane. Sono presenti delle convenzioni tra l’INPS e la realtà in cui lavora il beneficiario, ovvero il richiedente del prestito. Questo determina infatti una maggiore celerità nel momento in cui si richiedono questi finanziamenti.
Come trovare la migliore soluzione per sé
Andare alla ricerca della migliore soluzione per sé non è poi così complesso. Sicuramente, occorre prendere in considerazione la tipologia di prestito INPS di cui si ha bisogno. In linea di massima, i prestiti INPS si distinguono tra i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali. I piccoli prestiti sono dei prestiti concessi dall’INPS, rimborsabili con rate costanti attraverso una trattenuta diretta sullo stipendio o sulla pensione.